Troppo spesso militari che rivestono posizioni di comando vedono negato l’emolumento. USAMi Aeronautica interviene.

Interessata da numerosi iscritti, USAMi Aeronautica ha appena scritto a Stato Maggiore Difesa e Stato Maggiore Aeronautica per chiedere il riconoscimento dell’indennità di comando per quei militari, ai quali pur avendone diritto non viene riconosciuto l’emolumento.

È stata rilevata, infatti, la prassi di escludere il riconoscimento dell’indennità di comando a quel personale che pur avendone diritto, risulta temporaneamente privo di personale in forza a causa di prolungate assenze, dovute ad impiego in missioni operative – formative ovvero in aspettativa per motivi di salute, che ne determinano la chiusura dei documenti caratteristici.

Tale interpretazione risulta in contrasto con quanto disposto dalla normativa vigente, la quale chiarisce inequivocabilmente che nei suddetti casi le assenze del personale dipendente non pregiudica né lo svolgimento delle funzioni di comando né l’attribuzione della relativa indennità.

Altresì sono penalizzati i Graduati i quali, pur ricoprendo stabilmente incarichi assimilabili a quelli di Sottufficiali, gestiscono risorse umane e materiali e sono formalmente a capo di unità organizzative con personale assegnato alle dipendenze, e per i quali a causa di norme antecedenti all’introduzione del ruolo dei Graduati non è riconosciuta l’indennità di comando.

In ultimo, a non vedersi riconosciuto il diritto all’emolumento ci sono altre due categorie di militari: quelli alle cui dipendenze hanno militari non previsti dalle TOO (ma per i quali redigono documentazione caratteristica), e quei militari, i quali impiegano solo o in parte personale civile o in secondo incarico.

USAMi Aeronautica, gli unici a lottare per i diritti dei militari!

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