Continuiamo a farci portavoce delle esigenze concrete del personale militare, infatti con una PEC inviata il 4 luglio 2025, abbiamo segnalato a SMA una criticità molto sentita dal personale: le eccessive commissioni bancarie sui pagamenti dei pasti, attraverso il sistema PagoPA. La richiesta è chiara: individuare soluzioni alternative o modalità di pagamento che possano ridurre l’impatto delle commissioni o consentire pagamenti multipli in un’unica operazione.

La risposta ufficiale dello Stato Maggiore AM è arrivata, e pur evidenziando i limiti normativi attualmente in vigore è stato comunicato l’avvio di uno studio per possibili soluzioni. Nella missiva, infatti, SMA risponde che in Forza armata si utilizza il sistema “Punto Cassa Difesa” (PuCaD), piattaforma obbligatoria per la riscossione anticipata degli introiti relativi ai pasti. Questo sistema non permette pagamenti successivi alla consumazione né l’uso di canali diversi da quelli già attivi. Inoltre, le commissioni bancarie sono determinate dall’istituto di credito scelto dall’utente, e non dall’Amministrazione. Lo Stato Maggiore, al contempo, ha riconosciuto l’importanza della problematica e ha comunicato di aver avviato, successivamente alla nostra segnalazione, uno studio per individuare soluzioni che possano attenuare i costi delle commissioni.

“La risposta di SMA rappresenta un passo significativo, ancora una volta siamo portavoce dei veri bisogni del personale e di essere ascoltati ai massimi vertici.  Continueremo a seguire con attenzione l’evolversi della situazione, nella convinzione che un sistema di pagamento più equo e meno oneroso sia non solo possibile, ma indispensabile per tutelare il personale militare.” (Sig. Luciano LUPIDI Segr. Gen. Agg.)

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