L’Amministrazione interpellata ha risposto che il motivo della chiusura era la contaminazione da batteri coliformi presenti nell’acqua della mensa della struttura.  Inoltre non ha dato riscontro alla richiesta di copia delle analisi degli ultimi 5 anni poiché la scadenza per l’adeguamento da parte dei gestori ai previsti controlli sarebbe prevista, stando alla interpretazione del reparto, solamente a partire dal 2029.

Il 14 ottobre 2025, quindi, abbiamo chiesto l’intervento dell’Ufficio Generale Coordinamento della Vigilanza Antinfortunistica, in base alla normativa, risalente al 2018, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, la quale stabilisce una deroga fino al 2026 esclusivamente per la misura dei valori riferiti a bisfenolo-A, acidi alo acetici, microcistina-LR, PFAS totale, somma di PFAS e uranio, stabilendo inoltre regole più stringenti per il controllo delle acque destinate al consumo umano per quelle strutture ad uso pubblico che accolgono un elevato numero di utenti.
Non solo il precedente Decreto Legislativo, risalente al 2001 sanciva l’obbligo di controlli interni a cura del gestore e la conservazione dei risultati per un periodo di almeno 5 anni. 

Attendiamo la risposta dell’Organo invocato, la salute e la sicurezza dei militari, e in questo caso delle rispettive famiglie è un argomento centrale dell’azione sindacale di USAMi Aeronautica. 

Continuate  a seguirci vi terremo aggiornati.

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