Oltre ad un ruolo negoziale (v. par. 7.1), la legge prevede un dialogo “politico” diretto tra i sindacati e il Ministero competente potendo i primi indirizzare a quest’ultimo proposte e osservazioni sull’applicazione delle leggi e dei regolamenti, e segnalare le iniziative di modifica ritenute opportune (v. par. 7.3).
Estratto dal MANUALE DEL DIRIGENTE SINDACALE USAMI
I sindacati hanno inoltre il diritto di essere ascoltati dalle Commissioni parlamentari del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati e possono essere ricevuti direttamente dai Ministri competenti e dagli organi di vertice delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare (par. 7.3).
Si comprende bene, ora, che i sindacati si risparmieranno le interminabili difficoltà di delibera dovute alla mancanza del numero legale dei COCER, alle logiche istituzionali espresse attraverso l’organo di presidenza (il più alto in grado), e alle prevalenze numeriche dei delegati di una piuttosto che dell’altra forza armata, in ossequio ai numeri imposti per legge dal regolamento di attuazione della Rappresentanza (oggi T.U.O.M.), e soprattutto, il ruolo di interlocutore politico sarà svolto dalla persona designata dal sindacato, a prescindere dal grado e dal ruolo di appartenenza.