Dopo l’incontro tra i Sindacati Militari e Stato Maggiore Difesa del 14 ottobre appena passato, per la prima volta esce un documento condiviso da tutte le sigle, ecco i motivi.
Una riunione senza ordine del giorno, con i rappresentanti delle varie sigle che nelle migliori delle tradizioni alla “Cetto La Qualunque” hanno parlato di tutto e di più, mettendoci dentro, perché no, anche il contratto, il riordino delle carriere e gli infermieri, ma sia chiaro per tutti non era quella la sede.
Per una volta, però, tutte le sigle hanno concordato su un fatto, e cioè che i Sindacati Militari non possono avere filtri con il Ministro o il suo Gabinetto.
C’è necessità dello sviluppo di un sistema ovvero un metodo di relazioni sindacali con la stesura di un cronoprogramma. I Militari non possono più attendere, non c’è tempo, i problemi sono tanti e sono urgenti.
Anche il COM va modificato, la legge 46 del 2022, che sente le mani di ben tre diverse legislature, sta mostrando tutti i suoi limiti. Attendiamo la posizione di SMD sull’argomento; il processo sindacale è una realtà affermata a tutela di tutti i lavoratori in uniforme.
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