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Contratto FF.AA.

Scritto da USAMI Stampa il . Pubblicato in Notizie.
doppio ruolo cocer sindacati

Che si proceda con la negoziazione… Co.Ce.R., fatevi da parte

Uno degli argomenti che assilla il personale militare riguarda il rinnovo del contratto scaduto da circa 2 anni, anche se pare ahinoi che per il comparto Difesa ci saranno solo briciole. 

E così, a fronte di ciò che sta accadendo negli altri paesi dell’Unione Europea in cui sono noti gli aumenti concessi ai pubblici dipendenti per combattere questa inarrestabile inflazione (in Germania, ad esempio, è stato riconosciuto un adeguamento del 5,5% - aumenti di circa 200-300 Euro netti mensili oltre ad un bonus anti inflazione di 3.000 Euro -, in Spagna del 9,5%, in Austria del 7%, in Francia idem), nel nostro paese le cifre si aggirano ad adeguamenti dello 0-virgola e 1-virgola, nulla di più. 

Per gli italiani, dunque, l’UE esiste solo quando c’è da versare lacrime e sangue, ma se si parla di conformare le nostre buste paga a quelle dei paritetici colleghi stranieri l’Europa diventa un’entità fantasiosa. 

Ora, è anche giusto chiarire che quanto detto non riguarda tutti, perché per il personale dirigente (dal grado di Maggiore in su) con D.P.C.M annuali lo stipendio, l’indennità integrativa speciale e le altre voci fisse e continuative vengono adeguati al costo della vita. E la previsione per il 2023 consta di un aumento del 4,9% che corrisponde mediamente, in base al grado posseduto, a circa 200-300,00€ netti mensili. Mentre, come accennato, per il resto dei Militari la situazione è inaccettabile, non solo per l’assurdo ritardo accumulato dalla scadenza del contratto ma soprattutto per questo caro vita che da tempo sta mettendo a dura prova le economie delle famiglie dei militari. 

E a differenza di altre rappresentanze e organizzazioni sindacali che dichiarano di apprezzare gli sforzi profusi da questo Governo, a noi pare il solito giochino della politica che, come accade puntualmente ad ogni tornata contrattuale, con la complicità di certe testate giornalistiche, si scaglia contro i dipendenti pubblici facendo credere che sono sin troppo ricchi, protetti e garantiti, mentre invece la maggioranza di essi, fatta eccezione come detto per i dirigenti, è sempre più prossima alla soglia di povertà. 

In tutto questo, mentre lo scorso 08 maggio le sigle sindacali militari sono state finalmente convocate dal Ministro della Difesa, il Co.Ce.R. non da segnali di vita. E’ li, arroccato sul proprio castello, beato delle utilità che continua a ricavare. Ci è giunta voce, infatti, che alcuni membri del Consiglio Centrale della Rappresentanza Militare dopo essersi congedati dal servizio attivo sarebbero stati richiamati dall’ausiliaria così consentendogli di percepire ancora l’indennità giornaliera di missione corrispondente a 110,00 Euro al giorno, oltre alle spese connesse. Non riuscite a crederci? Beh, neanche noi, in quanto sarebbe condotto in spregio alla stessa normativa che stabilisce che la cessazione dal servizio è al primo posto tra le cause di cessazione dal mandato. 

Ora, è notorio come l’Amministrazione disponga la decadenza dal mandato per chi si trova, ad esempio, in aspettativa. Parimenti, tuttavia, lo stesso T.U.O.M. ne sancisce la cessazione in presenza del congedo. 

Inoltre, giova sottolineare che normativamente l’azione di richiamo dalla categoria dell’ausiliaria riveste carattere di assoluta eccezionalità in relazione a stringenti esigenze che non possono essere soddisfatte con il personale in servizio presso l’amministrazione di appartenenza o altra amministrazione nell’ambito del comune o della provincia di residenza (art. 886 del Codice dell’Ordinamento Militare). Ci chiediamo quindi come sia possibile che vi siano richiamati, peraltro semplicemente sostituibili e che potrebbero anche comportare risparmi all'erario, che vengono inviati poi lontani dalla provincia di residenza per fare ciò che non sarebbe neanche loro previsto.

Qualora quanto sopra dovesse essere confermato sarebbe a nostro parere di una gravità inaudita, oltre che sintomatico di questo “andazzo” da noi più volte denunciato, perché è spontaneo chiedersi: a chi fa comodo questo? Ed è compito, e più precisamente dovere, di un sindacato verificare quanto accade e, se del caso, denunziarlo senza indugi. Sono le necessità del personale che rappresentiamo che ce lo impongono, affinché si eviti che questa “ambigua” forma di rappresentatività continui a sostituirsi alle associazioni sindacali e la si faccia persino partecipare al rinnovo del contratto.

Il perché è presto detto. Il Co.Ce.R. non dispone di potere contrattuale avendo funzione solo di partecipante alla “concertazione”, ruolo quindi non vincolante per il Governo che continuerà ad adagiarsi sulle pretese degli Stati Maggiori. A differenza, le associazioni sindacali godono di potere negoziale e potranno, per la prima volta nella storia, discutere le condizioni lavorative ed economiche con differente forza contrattuale. E ciò che colpisce duramente è che i delegati della Rappresentanza Centrale Militare ne sono ben consci (non saperlo sarebbe ancora più grave). 

Ma non è tutto. Successivamente alla sentenza della Consulta del 2018 che aboliva il divieto per i militari di aderire ad associazioni di tipo sindacale, il Consiglio di Stato, interrogato sulla materia, forniva un parere circa la regolarità ovvero l’opportunità che taluni rappresentanti militari rivestissero allo stesso tempo posizioni dirigenziali nei neonati sindacati. Ed il verdetto fu chiaro: trattasi di incarichi che si manifestano in un palese conflitto di interessi. Ma nonostante ciò c'è chi continua ad occupare entrambe le sedie, rimanendo in missione a Roma in regime di forfettaria (ricordiamo 110,00 Euro al giorno) e noncuranti che tutto questo va a forte discapito proprio di quel personale che dovrebbero rappresentare.

Insomma, ben vengano nuovi dirigenti sindacali, ma che si dimettano dalla Rappresentanza Centrale, quantomeno per uscire fuori da questo palese e significativo “equivoco”. Sarebbe atto dovuto, un sussulto di dignità che attendiamo da tanto tempo.

 

 

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