A distanza di poco più di un giorno dal video messaggio al Ministro della Difesa, facciamo un primo punto della situazione in Aeronautica Militare.
Quello che sta accadendo in queste ore, nella compagine sindacale di Forza armata, è qualcosa di tragicomico, e proprio nella peggiore delle tradizioni italiche, si sta verificando il più classico del fuggi fuggi generale dalle responsabilità di chi ha firmato il tanto contestato documento, il quale se accettato dalla politica sancirebbe definitivamente la morte dei sindacati militari e della loro indipendenza.
Sono tre gli aspetti del documento in questione su cui, per ora, vogliamo focalizzare l’attenzione. Documento che definiamo a dir poco scandaloso, consegnato, o peggio imposto, al Ministro della Difesa.
In prima analisi AMUS SIAM e SIULM (per l’Aeronautica Militare) hanno specificato che in caso di non accoglimento delle richieste poste con il documento che contestiamo, sono pronti a disertare i prossimi tavoli negoziali. Ebbene di certo non il tavolo della Dirigenza il quale, a PORTE CHIUSE ed in pochi giorni è stato giá definito (approfondiremo l’argomento a breve). Per conseguenza logica questi sindacati, che tanto a loro dire avrebbero a cuore gli interessi del personale, pur di vedere comandanti di corpo sindacalisti, sono pronti a non presentarsi alla negoziazione del contratto che coinvolge i gradi da Aviere a Capitano. In pratica fanno le battaglie abusando dei portafogli e dei legittimi interessi di quella categoria di militari che soffre in silenzio da oltre 40 anni! E su questo fatto non ci sono alcuni dubbi.
In secondo luogo, chiedere al Vertice Politico delle Forze Armate di cambiare la normativa in modo che i Comandanti di Corpo possano assumere anche incarichi Dirigenziali Sindacali, in un’associazione seria deve obbligatoriamente passare tramite una informata consultazione degli iscritti, spiegando i pro (chiariamolo immediatamente, non ne vediamo alcuno per il personale) e i contro, e qui per illustrarli ci vorrebbero ore, e su questo siamo tutti d’accordo.
In ultima analisi, i suddetti sindacati hanno, inequivocabilmente, chiesto l’estensione della possibilità anche per i Comandanti di Corpo di diventare Dirigenti Sindacali, e nonostante i goffi tentativi di diniego da parte di talune sigle, questa purtroppo rimane l’amara realtà, e anche questo aspetto è definitivamente chiarito.
Siamo del parere che i veri uomini affrontano le responsabilità delle loro azioni, senza nascondersi dietro strumentali silenzi, o peggio dietro un video farlocco fatto con l’intelligenza artificiale (per metterci la faccia ci vuole coraggio) o ancor peggio (al male non c’è fine) raccontando frottole su frottole, in un tentativo grottesco di scaricare su chi e non si sa come le conseguenze dei propri errori. I veri uomini quando commettono un errore affrontano a viso alto le conseguenze.
USAMi Aeronautica unico Sindacato di Forza armata che non solo non ha firmato quel documento, ma che sta denunciando pubblicamente le sue insidie, chiede un atto di vero coraggio e di vero amore ai firmatari verso i propri iscritti. I responsabili di tale intrigo si dimettano e lascino il posto a chi nelle loro associazioni sindacali, e di certo ce ne sono, hanno il cuore puro. Solo in quel caso potrà iniziare una nuova stagione di dialogo a tutela del personale in Azzurro.
Agli iscritti chiediamo di affidare, con senso di responsabilità, la tutela dei propri diritti a chi ha realmente a cuore l’intera categoria di militari e di pretendere le dimissioni dei responsabili che per gli interessi di pochi, senza alcuna lungimiranza, con un’azione quantomeno maldestra, stanno mettendo a rischio l’intera compagine sindacale.
USAMI Aeronautica, facciamo sindacato militare. Gli altri? Per ora non lo abbiamo ben compreso.
Proteggiamo i diritti di chi difende la PatriaUSAMI Aeronautica – Il tuo Sindacato Militare