Alcuni iscritti hanno interessato i nostri uffici legali in merito a talune problematiche riguardanti la Manifestazione Interna alla Movimentazione per l’anno 2024 (MIM 2024).
Le criticità normative riguardano quel personale che, per motivi non dipendenti dalle volontà degli interessati, si è visto precludere la possibilità di segnalarsi con la procedura sopra esposta, poiché sono in attesa di attribuzione della qualifica professionale. L’ulteriore casistica sottoposta ai nostri tecnici riguarda il personale che, essendo rientrato al proprio reparto da meno di tre anni a seguito di trasferimento temporaneo, non ha il requisito minimo di permanenza presso l’ultimo reparto per poter aderire alla c.d. MIM.
Nel primo caso è stato accertato che i ritardi nell’attribuzione della qualifica sono sostanzialmente dovuti all’Amministrazione e tuttavia ricadono sul personale il quale, non potendo concorrere alla movimentazione, viene, di fatto, penalizzato per mesi o peggio per anni ovvero per tutto il periodo di attesa. Evidentemente tali ritardi incidono direttamente anche sulle condizioni e sui problemi familiari che sono all’origine di molte richieste di trasferimento.
La seconda casistica attiene al trasferito temporaneamente per particolari esigenze di natura privata il quale viene danneggiato dalla scelta operata in tutela, ad esempio, di particolari condizioni familiari/sanitarie. Si verifica infatti un paradosso poiché optare per una temporanea assegnazione ad un diverso reparto per motivi familiari/sanitari comporta una penalizzazione al momento del rientro, giacché viene azzerata l’anzianità di reparto necessaria a raggiungere il requisito minimo di accesso alla procedura di movimentazione in analisi.
Siamo consapevoli delle difficoltà di affrontare una materia complessa e di difficile trattazione come quella riguardante la movimentazione del personale, tuttavia sotto il profilo giuridico/normativo si rende necessaria una modifica/integrazione della direttiva sulle movimentazioni a domanda, che risolva le criticità sopra analizzate, anche nella prospettiva di evitare onerosi contenziosi sia per gli interessati che per la stessa Amministrazione.
