Tutta la verità sugli aumenti stipendiali dei dirigenti militari!
Alla politica un monito: equità giustizia e rispetto per il personale non dirigente!
USAMI Aeronautica sempre pronta a difendere i diritti di ogni ruolo e grado della Forza Armata senza pregiudizi ed esclusioni.
Ciò premesso riteniamo che l’attività informativa di un sindacato debba basarsi sulla correttezza e il rispetto dei dati reali.
Veniamo al dunque.
Prendiamo atto che alcuni sindacati militari non hanno esitato ad urlare ai quattro venti lo scandalo del valore irrisorio riconosciuto ai dirigenti con l’ultimo adeguamento stipendiale apportato dal DPCM 08.01.2024, si tratta dello 0,98 per cento da apportare sugli stipendi, sull'indennità integrativa speciale e sugli assegni fissi e continuativi.
Ebbene, lo ribadiamo, siamo pronti a difendere i diritti di tutti i militari della Forza Armata, pronti a tutelare i dirigenti che, ad esempio, si sentono penalizzati nel trattamento economico perché non vedono riconosciute le rilevanti responsabilità (es. comandanti di Corpo dei reparti) rispetto ai paritetici impiegati nelle aree centrali della Forza Armata; siamo pronti a chiedere che le coperture assicurative delle responsabilità dirigenziali siano poste a carico dell’amministrazione e non degli interessati; siamo pronti a tutelare anche la carriera dei tenenti colonnelli che subiscono le penalizzazioni nell’avanzamento al grado di colonnello; siamo pronti a promuovere per la dirigenza il premio degli obiettivi raggiunti in sostituzione allo straordinario; e pronti ad un confronto su qualsivoglia altro argomento che i nostri iscritti vorranno sottoporre alla nostra attenzione, parimenti a tutte le categorie e ruoli della Forza Armata.
Ma quando parliamo di soldi riteniamo sia necessario “compensare” l’informazione del mainstream di taluni sindacati dicendo la verità.
Alimenta strumentalmente un inganno chiunque si limita a contestare l’”irrisorietà” del valore di aumento dei dirigenti introdotto dal recente decreto, senza illustrare il dato reale (la somma degli aumenti annuali e gli aumenti delle progressioni economiche), e a non considerare la SCANDALOSA PENALIZZAZIONE SUBITA DAL PERSONALE NON DIRIGENTE con la contrattazione degli ultimi 20 anni (contratti triennali che all’atto pratico vengono rinnovati ogni 5 anni con la forfetizzazione dei primi anni).
Ebbene, facciamo un confronto tra un Colonnello + 23 anni di servizio e un Luogotenente.
Dal 2005 l’inflazione è aumentata di un valore pari al 37% ma che cosa è successo ai relativi stipendi?
Ecco la verità!
Il Colonnello: in questi 19 anni tra i decreti annuali disposti con DPCM e le progressioni economiche automatiche (classi e scatti) ha avuto un incremento pari al +7,42%
Il Luogotenente: in questi 19 anni considerando tutti i contratti che si sono succeduti nel tempo ha avuto una perdita economica pari a - 22,19%
Per coloro che volessero approfondire (o verificare) l’argomento riportiamo una tabella che riporta i dati economici e i riferimenti normativi di quanto stiamo affermando in questo articolo.
Clicca qui per vedere la tabella.
L’aumento del 7,42% ai dirigenti è GIUSTISSIMO E DOVEROSO!
E, DUNQUE, DI COSA STIAMO PARLANDO?
Stiamo parlando di un sistema economico-normativo che dovrà essere necessariamente riformato, non è più tollerabile che vi siano cosi radicali differenze economiche tra ruoli, qualcuno che aleggia felicemente sulla nave da crociera e tutti gli altri, invece, che annaspano sulle zattere.
Nel 2003 il personale non dirigente è stato condannato al sistema dei parametri, ebbene si! Ogni grado uno stipendio, più alto è il grado più alto è lo stipendio, perché lo sappiamo, il grado corrisponde al merito! Venivano dunque totalmente azzerati gli adeguamenti legati all’anzianità di servizio ritenuti non meritocratici (si diceva... diceva il parlamento... dicevano i politici… diceva il governo...lo diceva il Cocer e i vertici militari…).
Ma ricordiamo una non lontana ed incredibile epoca, in cui l’indennità operativa del Sergente Maggiore era la stessa di quella del Generale, un’epoca in cui tra il Maresciallo Scelto (oggi PM) e il Tenente Colonnello c’erano circa 200 mila lire di differenza (100 Euro), oggi la differenza supera i 1800 euro.
Ma questo sistema NON ERA MERITOCRATICO!
Resta tuttavia da comprendere come mai proprio gli adeguamenti automatici, che prescindono dal merito, e gli aumenti contrattuali che arrivano ex officio ogni anno dal Governo, siano invece rimasti al personale Dirigente militare.
Non possiamo tacere, inoltre, sulla necessità urgente che venga aperto un tavolo di confronto anche sulla gestione degli straordinari (sistema non previsto per tutto il resto della dirigenza non militare) e sulle curiosità che potrebbero scoprirsi in molti reparti (il 90 percento delle risorse destinate allo straordinario vengono godute da un 10 percento del personale), sul fatto che un figlio di un dirigente valga più di quello di un non dirigente (assegno per nascita figlio), sul fatto che a parità di impiego siano riconosciuti i benefici ONU solamente al personale dirigente, sul fatto che al personale dirigente navigante sia riconosciuto tutt’oggi un calcolo pensionistico ancora agganciato al sistema retributivo, sul fatto che un’ora di straordinario venga pagata 30 Euro, a dispetto dei 3 Euro pagati al personale non dirigente che svolge le guardie, sul fatto che il valore ora straordinario dei dirigenti venga aumentato ogni anno mentre quello di non dirigenti rimanga fermo per un decennio.
SIGNORI DEPUTATI E SENATORI, SIGNORI MEMBRI DEL GOVERNO, IL PERSONALE NON DIRIGENTE SI ATTENDE EQUITÀ E GIUSTIZIA!
DIMOSTRATELO CON IL PROSSIMO CONTRATTO E RICONOSCETE ANCHE AL PERSONALE NON DIRIGENTE IL RISPETTO CHE SI MERITA.
SIAMO PRONTI A TUTTO PER SOSTENERE LE NOSTRE RAGIONI SE NECESSARIO ANCHE PORTANDO IN PIAZZA I MILITARI PER UNA DENUNCIA PUBBLICA E PER OTTENERE QUANTO DOVUTO.
Tuteliamo i tuoi Diritti, Difendiamo chi difende la Patria.
USAMI Aeronautica – Il tuo Sindacato Militare
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