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L’Aeronautica Militare ha bisogno di giovani? ecco cosa ha scoperto USAMi

Scritto da USAMI Stampa il . Pubblicato in Notizie.
L’Aeronautica Militare ha bisogno di giovani? ecco cosa ha scoperto USAMi

I referenti territoriali di USAMI hanno “portato alla luce” una triste realtà che riguarda il personale truppa.

Fino ai primi anni 2000 il personale di truppa era principalmente costituito da militari che venivano chiamati alle armi per svolgere il servizio di leva obbligatorio. Dal 1° gennaio 2007, a seguito della legge 231/2000, venne sospeso il servizio di leva obbligatorio per fare spazio ad una composizione di Forze Armate composte completamente da personale volontario. In realtà, già dal 1° gennaio 2005, venne interrotta la cosiddetta “chiamata alle armi” e, da allora, i militari di truppa rappresentano la categoria base di tutto il personale.

Il sindacato USAMI, da tempo ormai vicino alle esigenze di tutte le categorie dei militari appartenenti alla Forza Armata, si sta concentrando, tra le altre cose, al riconoscimento dei diritti fondamentali del personale truppa. Infatti, il nostro Sindacato, grazie alla fitta rete dei dirigenti territoriali dislocati nei vari Enti A.M. su tutto il territorio nazionale, ha scoperto che questi giovani non hanno un vero e proprio orario di servizio

L'impiego dei VFI (Volontari Ferma Iniziale) svolto oltre il normale orario di lavoro (36 ore settimanali) non dà luogo a recupero ed è compensato da un irrisorio riconoscimento di 100 euro mensili. Naturalmente la norma di riferimento dispone degli adeguati turni di riposo per il recupero psico-fisico, fermo restando un impiego di questo personale da parte dei Comandanti di Corpo troppo impegnativo che porta a migliaia di ore ogni anno di eccedenza lavorativa . 

USAMi ha scoperto che un volontario, che avrebbe dovuto lavorare 160 ore in un mese, ha invece effettuato 280 ore di servizio, ovviamente percependo lo stesso stipendio del collega che ha effettuato le 160 previste. Da un veloce calcolo, considerando le 100 euro forfettarie mensili, si evince che, al “malcapitato” collega, un’ora di lavoro eccedente è stata retribuita con 83 centesimi di euro. (l'intervento di USAMI in Funzione Pubblica)

Questa O.S. dice da tempo che la strada intrapresa è pericolosa e porta ad un solo risultato, l’allontanamento dei giovani dalle Forze Armate. Il nostro sindacato continuerà a battersi nelle sedi opportune affinché siano emanate disposizioni che garantiscano al personale in questione un omogeneo riconoscimento delle eccedenze lavorative; la nostra Organizzazione Sindacale rimarrà sempre pronta ad intervenire nella risoluzione delle problematiche di tutto il personale a tutela dei propri iscritti.

 

Tuteliamo i tuoi Diritti, Difendiamo chi difende la Patria.

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